Vendeva vino rosso Suvereto Docg in Svizzera e in Russia all’oscuro del fisco. La Guardia di Finanza di Livorno ha scoperto il giro d’affari di un vignaiolo evasore totale. L’uomo, A.S. le iniziali, 59 anni, di nazionalità svizzera ma residente da molti anni nel borgo della provincia di Livorno, ha evaso le tasse per 580 mila euro di redditi, Iva per 19 mila, Irap per 17 mila e ritenute per 32 mila euro.
I fatti contestati dai finanzieri risalgono agli esercizi 2015-2020 dell’azienda agricola di 4 ettari complessivi, che risulta ancora attiva. L’indagine si è conclusa con la segnalazione del recupero dell’evasione all’Agenzia delle entrate, senza denuncia all’autorità giudiziaria.
VIGNAIOLO EVASORE A SUVERETO
Sono risultate infatti superate le soglie di punibilità penale previste dal decreto legislativo 74/2000, che disciplina i reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto. A.S., se la dovrà comunque vedere col Fisco, rientrando dal debito.
Le indagini del nucleo di Polizia Economico-Finanziaria delle fiamme gialle di Livorno, coordinate dal tenente colonnello Peppino Abruzzese, hanno rivelato la conformazione societaria dell’azienda agricola di Suvereto.
Il cittadino svizzero A.S., enologo, si occupava da solo di tutte le attività: dal vigneto all’imbottigliamento, sino alla spedizione in Svizzera e in Russia del vino rosso Suvereto Docg oggetto dell’evasione fiscale.
VIGNE A SUVERETO, AZIENDA A CIPRO, DOMICILIO A MILANO
Difficile per le forze dell’ordine stabilire quante bottiglie siano state spedite all’estero tra il 2015 e il 2020. Ma l’ammontare dell’evasione fa presuppore che che venissero vendute a caro prezzo.
Curiosa anche l’alberatura della società agricola oggetto delle indagini. Lo svizzero A.S. era il titolare, ma tutti i soci di nazionalità russa, così come fornitori e gran parte dei clienti. Le quote dell’azienda erano tuttavia di proprietà di una società registrata a Cipro e con domicilio fiscale a Milano.
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.